Come la Smart factory migliora la soddisfazione degli operai
Strettamente connesso all’adozione di un modello di smart factory è il tema delle conseguenze sulla workforce . Di solito, il fenomeno è esaminato dal punto di vista macro, ovvero in termini di rapporto tra lavori persi e creati in funzione della digitalizzazione delle linee produttive. Difficile esprimersi con numeri certi su un fenomeno che è in continua evoluzione: McKinsey, per esempio, stima che l’automazione possa colpire tra i 400 e gli 800 milioni di posti di lavoro entro il 2030, ma è peraltro vero che in tutti questi casi bisogna mettere sulla bilancia le nuove attività e mansioni che verranno create e che, numericamente, potrebbero essere ben di più di quelle perse . Non è un caso che proprio le grandi aziende fatichino moltissimo a trovare personale competente per i nuovi posti di lavoro creat i dai modelli smart e connessi : lo skill gap è dunque un problema più grave rispetto agli effetti dell a digitalizzazione .